Ci siamo resi conto che la gestione all’interno della scuola non era completamente sotto controllo. Infatti i bidoni sono esposti a grandi sbalzi di temperatura, e questo può comportare rischi legati alla dilatazione dei liquidi. In più, gli studenti non sempre sono informati a dovere sulla natura dei prodotti chimici. Ci sono ancora delle lacune a livello di sicurezza durante il trasporto al locale di stoccaggio. Vogliamo anche ridurre il numero dei bidoni: in effetti, se Veolia mischia le varie sostanze prima di trattarle è inutile avere, a scuola, una decina di serbatoi diversi. L’obiettivo primario è formare al meglio gli studenti del primo anno affinché acquisiscano i giusti riflessi per ridurre i rischi di incidente
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